Cosa accade quando un adolescente incontra il costruttivismo attraverso il proprio terapeuta? Si crea una relazione che è il “luogo” in cui nuove esperienze possono essere apprese e con esse nuovi significati messi in evidenza, al fine di co-costruire un Sé, un’identità consapevole (Ernst von Glasersfeld,1989).
Il terapeuta:
- comprende che l’adolescente è dentro al cambiamento e deve essere tutelato come dalle linee generali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità;
- si muove verso la generazione di comprensione da parte del ragazzo/a (“teaching”) e la distingue nelle sue perturbazioni da ciò che è la ripetizione di comportamenti (“training”);
- pone l’attenzione su ciò che accade nel pensiero del ragazzo/a che sceglie attivamente dandogli responsabilità e credibilità, piuttosto che focalizzarsi sulle risposte comportamentali che ne conseguono;
- usa il linguaggio come strumento per guidare il processo di costruzione dei ragazzi, cercando di comprenderlo come loro mezzo di interpretazione del mondo;
- crea un senso nei vissuti che permetta di interessarsi agli errori dell’adolescente, vedendo in questi delle occasioni che rivelino il loro personale modo di costruire il mondo e su cui riflettere insieme;
- non giudica, l’adolescente fino a quel momento ha effettuato delle scelte che sono le migliori che poteva fare con le sue risorse e costruzioni. Siano queste di tipo oppositivo o di intima sofferenza sono i suoi modi di esprimersi e vanno prima di tutto compresi e dotati di un senso condiviso. Da questo si parte verso nuove alternative, nuovi modi di stare e muoversi nella difficile strada della crescita.
Il mio approccio è quindi focalizzato sul riportare l’organizzazione di Sè dell’adolescente al movimento, al fine di poterci insieme dare nuovi significati che siano utili al supporto della sua crescita positiva.