Cosa vuol dire Psicologa Costruttivista?

“Lo psicologo è un perturbatore strategicamente orientato che gioca il proprio ruolo professionale principalmente attraverso due fondamentali strumenti: se stesso e la relazione che instaura con il cliente” Vittorio Guidano Penso che in questo mondo di guru ed esperti diventi imprescindibile spiegare come si intende la propria professione. Dopo i numerosi tirocini formativi e l’abilitazione a “Psicologa” mi sembrava sempre di mancare di qualcosa. Sapevo come somministrare un test, fare una diagnosi, effettuare un’osservazione funzionale, progettare ed attuare un intervento e chi più ne ha più ne metta. Mi mancava però una visione che permettesse di leggere il senso di ciò che avevano tutte queste attività per chi ne era partecipe. La psicologia costruttivista è la mia visione. Non vi spiegherò gli aspetti teorici che sono piuttosto ostici ma vi propongo una situazione che mi ha aperto gli occhi. Ipotizziamo di osservare il nostro collega Marco che, mentre presenta ad un meeting, ha le mani che tremano e la fronte imperlata di sudore. Si possono avere tre visioni diverse ma tutte valide in termini psicologici.  Una è il “come?”: quella di ricordare altri momenti in cui c’è un evento antecedente simile. Descrivere quindi una causa (meeting) e un effetto (trema e suda), senza poter dire però che essi sono uno legato all’altro, sono solo uno dopo l’altro e noi ci aggiungiamo un’interpretazione.  La seconda è “perché?”: trovare una spiegazione come “Marco soffre di fobia sociale”, “Marco è timido” o “Marco ha una bassa stima di sé”. Il problema di questa è che la timidezza, la fobia sociale e la stima di sé esistono solo perché noi lo decidiamo in una teoria ingenua in cui domani potremmo inventare l’ennesimo termine per spiegarci come mai accadono le cose.  Io scelgo la terza via: quella di chiedermi che cosa sente e che cosa pensa Marco quando si trova nelle situazioni in cui trema e suda, cercando di mettermi nei suoi panni, di vedere il mondo con i suoi occhi, di immedesimarmi nella sua esperienza vissuta. Posso allora ipotizzare che tema di fare una brutta figura o di rivelarsi incompetente. Cerco quindi di comprendere empaticamente i suoi motivi e capire insieme quali altre alternative ci potrebbero essere partendo da ciò che vive.  Lo psicologo costruttivista si muove guardando sempre le alternative e le possibilità dal punto di vista della persona, da quella che è la sua realtà creata da una vita intera di esperienze uniche e non standardizzabili.  Non ha una strategia per tutti valida, ha un modo strategicamente orientato di guardare al movimento di quella persona che è l’esperta di sé stessa.

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