Scegliere: l’arte di immaginare e dare senso alla realtà

Davanti a un bivio: il momento della decisione

Ti invito a chiudere gli occhi e immaginare un bivio. A me viene subito in mente quello di Pocahontas, nel celebre film d’animazione: fin da piccoli ci hanno insegnato che scegliere una strada piuttosto che un’altra può avere conseguenze importanti sul nostro futuro.

Perché scegliere è così difficile? Il contributo di George Kelly

In alcune conversazioni terapeutiche sta emergendo quanto possa essere difficile scegliere: ogni decisione, anche la più piccola, porta con sé implicazioni profonde per la nostra vita.


Non è solo una questione di volontà o di mancanza di informazioni: scegliere tocca aspetti profondi della nostra identità e del nostro modo di interpretare la realtà.

 

Secondo George Kelly, psicologo statunitense e fondatore della Teoria dei Costrutti Personali, le scelte sono atti fondamentali attraverso cui ognuno di noi interpreta e organizza il mondo. Kelly descrive l’essere umano come uno “scienziato” che formula ipotesi sulla realtà e le mette costantemente alla prova.

 

Le scelte diventano così strumenti per testare, confermare – o eventualmente modificare – il proprio sistema di costrutti.

Il principio della scelta

Uno dei concetti centrali della teoria di Kelly è il principio della scelta (choice corollary), che afferma:

 

Quando una persona si trova di fronte a delle alternative all’interno di un costrutto, sceglierà quella che le permette una maggiore estensione e articolazione del proprio sistema di significati.

 

In altre parole, non scegliamo necessariamente ciò che è più giusto o più sicuro, ma ciò che ci consente di ampliare la nostra capacità di comprendere e prevedere ciò che accadrà.

Le scelte come ridefinizione del sé

Alla luce di questa prospettiva, possiamo capire perché a volte scegliere sia tanto difficile: non si tratta di mancanza di volontà o di informazioni, ma del fatto che ogni decisione mette in gioco chi siamo, il nostro modo di vedere il mondo e la coerenza interna del nostro sistema di significati.

 

Se la scelta si rivela “funzionale”, il nostro costrutto si rafforza. Ma se le cose non vanno come previsto, ci tocca rivedere il nostro modo di interpretare la realtà, e questo può essere psicologicamente faticoso e destabilizzante.

Scegliere è un atto creativo e trasformativo

Scegliere, in fondo, significa ridefinirsi. E più la scelta è importante, più profondamente tocca la nostra identità e il modo in cui diamo senso al mondo che ci circonda.